Perché il Centro

Perché dedicare il Centro a Sandro Pertini

I fondatori del Centro Sandro Pertini ritengono che, fra i grandi italiani contemporanei, la figura di Sandro Pertini uomo pubblico competente ed onesto, militante internazionale della libertà e della giustizia sociale, difensore della laicità dello Stato e dei diritti dei cittadini senza distinzione di parte, possa ben rappresentare, in modo emblematico, un processo di modernizzazione della democrazia e della società.

In Lui, infatti, passato e futuro, tradizione e rinnovamento, memoria e speranza trovano una mirabile sintesi e suscitano passioni ed emozioni, sollecitano valori ed altruismo, diventano progetto d’avvenire, prospettiva e certezza di un possibile mondo migliore, di un ordine nuovo giusto per contenuti e priorità.

Il Centro identifica in Sandro Pertini un simbolo laico ed un testimone dell’attualità dei valori universali di libertà, democrazia, giustizia sociale, fraternità, solidarietà e di rispetto delle persone. Condivide la sua azione per l’attuazione delle aspirazioni popolari e per il rafforzamento dei diritti individuali e collettivi.

Socialista, liberale e libertario da sempre, medaglia d’oro della Resistenza, capo partigiano ed eroe del secondo Risorgimento, costituente e parlamentare, propugna un forte partito socialista italiano ed una forte sinistra europea, definendo il socialismo un fatto di rettitudine, di buon senso, di costante fedeltà all’idea liberamente scelta, e la politica una missione da assolvere nell’interesse del paese e dei lavoratori.

Sandro Pertini è stato Presidente della Repubblica Italiana dal 1978 al 1985.

Nel suo messaggio per un mondo nuovo e giusto, pronunciato “.. dopo la sua elezione, il giorno 8 luglio 1978, con la vibrante locuzione “si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame” esprime l’indirizzo della sua presidenza e la sintesi della sua azione politica.

“.. In Lui socialismo e repubblica coincidono: il socialismo, come filosofia delle libertà, della sicurezza, della giustizia, è la repubblica spinta al suo fine vero. “.. .”.. sollecita l’avvento di una democrazia e di una libertà che non siano ridotte solo a mezzo per il potere politico, ma che siano espressione di reale partecipazione di tutti i cittadini ai beni della vita ed al potere dello stato, perché la democrazia rappresentativa non può costituire, da sola, lo strumento perfetto della convivenza civile in quanto comporta problemi di dominio delle “élite”, delle oligarchie, delle aristocrazie e delle plutocrazie, d’instabilità delle istituzioni, d’emarginazione del popolo e della sovranità che gli appartiene.

“.. Nella lotta dell’uomo per il diritto, il raggiungimento della corrispondenza della giustizia con la legalità, della libertà politica con la libertà sociale del cittadino, ha, nelle moderne democrazie, il fine di ricomporre il conflitto fra società civile e stato. Pertanto le leggi giuste sono quelle che liberano e non opprimono l’uomo, che lo liberano da ogni servitù morale e materiale, che gli consentono di restare padrone dei suoi sentimenti e dei suoi pensieri e lo rendono indipendente e libero dal bisogno. La libertà, senza la giustizia sociale e leggi giuste, è fragile e si risolverebbe per molti nella libertà di morire di fame. Lottare per il diritto, la giustizia e la libertà, è lottare per la democrazia, per le proprie idee e per i propri principi, per l’avvenire di tutti e di ciascuno. Ma, sempre, avendo presente l’ammonimento di un grande pensatore, Voltaire: “Dico al mio avversario: io combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi sino al prezzo della mia vita perché tu la tua idea possa esprimerla sempre liberamente”.
(il corsivo è tratto dai discorsi di Sandro Pertini, dagli articoio 4 dell’Atto Costitutivo e 4 dello Statuto. Profilo e idealità di Sandro Pertini)

Caratteristiche del Centro Sandro Pertini

Il Centro Sandro Pertini è un’associazione di promozione sociale e assistenziale, di cultura e di solidarietà sociale, con lo scopo di svolgere attività d’utilità sociale a favore della collettività, di soci o di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati. L’associazione promuove ed organizza l’associazionismo. Realizza iniziative di valore generale, di solidarietà, di carattere civile, di ricerca etica e spirituale, di difesa d’interessi collettivi, di formazione e di valorizzazione della persona, di lotta alle esclusioni ed alla miseria, di tutela e promozione dei diritti civili ed umani, d’aiuto ed assistenza a paesi in via di sviluppo ed a soggetti e popoli svantaggiati, di volontariato, di protezione dei consumatori, degli utenti e dell’ambiente, d’impulso alla crescita sostenibile, d’attuazione e rinnovamento dei princìpi della Costituzione della Repubblica Italiana e dell’Europa.

L’associazione non svolge attività partitica né realizza iniziative politiche e s’ispira ai principi del libero associazionismo. è indipendente da ogni forza politica ed economica.
(dagli articoli 1 dell’Atto Costitutivo e ,1, 2, 4, dello Statuto. Finalità. Sede. Dichiarazione.)

Come e perché nasce il Centro Sandro Pertini

“.. Il Centro è un’iniziativa di persone e di liberi cittadini, di libere associazioni e circoli, d’organizzazioni ed enti di varie nazionalità, in cui convergono sensibilità, culture ed esperienze d’origine e natura molteplici, nella comune convinzione che le risposte alle distorsioni dello sviluppo, alle disuguaglianze, all’incertezza ed all’imprevedibilità che caratterizzano l’età contemporanea possano risiedere in un radicale rinnovamento dei parametri culturali e filosofici dei secoli trascorsi, dell’agire collettivo, dello spirito delle leggi, dell’etica pubblica, degli ordinamenti degli stati. Inoltre, “.. appare necessario sollecitare una nuova stagione della democrazia e la realizzazione delle aspirazioni incompiute del novecento: la liberazione dal bisogno e dal privilegio, l’abolizione della miseria, lo sviluppo dei diritti e del diritto, il rafforzamento del senso dello stato e del bene comune, il miglioramento della qualità della vita e della qualità sociale “.. , delle città e dell’ambiente. “.. ampliare l’area del benessere ed accrescere il potere d’acquisto dei cittadini, contrastare le commistioni d’interessi fra mercato, stato e politica, riorganizzare i servizi collettivi e la pubblica amministrazione in modo che il diritto prevalga sui particolarismi, la concorrenza sul protezionismo e l’assistenzialismo. “..

“.. Il futuro della democrazia è la democrazia programmatica e della partecipazione.

“.. Democrazia dei cittadini e modernità presuppongono libertà e giustizia. La libertà è giusta se non è privilegiata e se si identifica con una giustizia sociale intesa come equità progressiva, sviluppo dei diritti e della legalità. Non come irreale uguaglianza livellatrice. Fra giustizia e libertà non può esservi preminenza dell’una sull’altra, perché la riduzione dei privilegi ed il riequilibrio delle garanzie richiedono istituzioni liberali che ne tutelino la trasparenza. Inoltre, i diritti di libertà sussistono solo se esiste, per tutti, l’eguale capacità di accedervi e l’uguale opportunità degli esiti.

Giustizia e libertà sono aspirazioni universali e costituiscono il fondamento delle più diffuse e profonde visioni ideali delle società, quali il socialismo ed il liberalismo. “.. liberalismo e socialismo non sono ideali contrastanti, ma specificazioni parallele di un unico principio etico che è il canone universale di ogni storia e di ogni civiltà. Questo è il principio per cui si riconoscono le altrui persone di fronte alla propria persona e si assegna a ciascuna di loro un diritto pari al diritto proprio. Inoltre, poiché il socialismo è equa distribuzione di beni, ed essendo la libertà il bene più alto, il socialismo senza libertà non è socialismo, così come il liberalismo o è libertà di tutti o non è liberalismo. Il liberalismo, perciò, o è socialismo liberale o non è liberalismo, ed il socialismo o è liberale o non è socialismo. “.. .
(dall’articolo 4 dello Statuto. Dichiarazione)

Gli scopi e l’attività del Centro Sandro Pertini

Il Centro svolge attività finalizzate: all’attuazione dei principi di eguaglianza, di pari dignità sociale degli individui e dei gruppi, di solidarietà per affermare i diritti dei residenti, anche immigrati, e per superare squilibri economici, sociali, territoriali e culturali; allo sviluppo della democrazia e della persona umana; alla valorizzazione della pace, della cultura multietnica e della solidarietà fra i popoli; all’attuazione dei diritti di cittadinanza e delle pari opportunità fra donne e uomini; ad uno sviluppo economico e sociale che valorizzi le attitudini e le capacità umane e professionali; all’affermazione del diritto alla cultura, all’educazione ed alla formazione permanente.

Il Centro persegue, altresì, finalità assistenziali, di propaganda e promozione sportiva. Promuove condizioni di pari opportunità fra i cittadini e favorisce la partecipazione alle attività, particolarmente, dei minori, dei soggetti deboli o disagiati, dei giovani e della terza età.

Attua programmi anche nei seguenti campi: tutela, promozione e valorizzazione della natura e dell’ambiente, dei beni culturali, naturali ed ambientali, delle cose d’interesse artistico e storico; prevenzione di azioni dannose; promozione della cultura e dell’arte e loro diffusione con ogni mezzo; ricerca scientifica e tecnologica d’interesse sociale; formazione ed istruzione anche extra scolastica della persona; assistenza e beneficenza; assistenza sociale, sociosanitaria e sanitaria; politiche giovanili; prevenzione del disagio giovanile e sociale; crescita e formazione giovanile; reinserimento sociale; politiche sociali; famiglia, infanzia e valori connessi; educazione, istruzione e formazione, incluso i prodotti editoriali scolastici; filantropia; sviluppo spirituale; assistenza agli anziani; prevenzione della criminalità; sicurezza pubblica; sicurezza alimentare e agricoltura di qualità; sviluppo locale; turismo e agriturismo; turismo sociale, culturale e rurale; edilizia pubblica locale; qualità ambientale; salute pubblica; medicina preventiva e riabilitativa; prevenzione e recupero delle tossico dipendenze; patologie e disturbi psichici e mentali; sistema di sicurezza sociale; “.., editoria, emittenza radiotelevisiva; formazione professionale; protezione civile; volontariato sociale; sport dilettantistico, attività motorie, ricreazione, giochi, “hobby”, tempo libero, letteratura, arti visive, spettacolo, musica, cinema, teatro, danza.

Il Centro effettua analisi politiche, giuridiche, economiche e sociali, diffonde dati e notizie e costituisce una banca di documentazione. “. Rivendica forme avanzate di partecipazione, di democrazia diretta e di democrazia informatica. Sollecita riforme legislative ed amministrative, leggi di iniziativa popolare, istanze, esposti, referendum propositivi ed abrogativi, petizioni. Promuove la cittadinanza attiva, messaggi di utilità sociale, manifestazioni, azioni non violente e pacifiche di lotta, di protesta civile, di pressione e di informazione, nell’interesse generale e pubblico.

Realizza: a) un Centro di assistenza e promozione sociale per aiutare iniziative, fornire informazioni, “.. ed orientamenti operativi; b) una Lega dei Cittadini con funzioni di difensore civico, “.., di difesa dell’utente, di assistenza e patronato; c) un Osservatorio sull’Etica Pubblica per studiare le devianze dell’economia e della politica “.. ; d) Progetti Sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti locali, “.. ; e) iniziative di formazione e di aggiornamento “.. , nonché progetti di informatizzazione e di banche dati nei settori disciplinati dalla legge n. 383/2000 e dalle leggi regionali.

Il Centro “.. gestisce ed organizza le attività statutarie sia direttamente, attraverso convenzioni, enti strumentali, “.., sia indirettamente, associando, “.. coordinando e promuovendo associazioni, circoli, “.. ed altre persone giuridiche. Potrà collaborare con soggetti pubblici e privati, con organizzazioni italiane ed estere, partecipare “.. ad iniziative “.., “… può acquisire partecipazioni per rendere più efficace la propria azione; può stipulare atti e convenzioni con enti pubblici e privati ed usufruire dei contributi dai medesimi erogati avvalendosi di tutte le provvidenze ed agevolazioni di legge.

Il Centro organizza le proprie attività statutarie, raggruppandole in aree funzionali definite dal Consiglio Direttivo.

A mero titolo esemplificativo, intende:

  1. costituire un “network” di associazioni, circoli ed enti;
  2. promuovere e curare, direttamente o per conto di enti pubblici e privati, eventi culturali, sociali, politici e scientifici, manifestazioni, mostre, rassegne, convegni;
  3. organizzare dibattiti e riflessioni sulle tematiche economiche, sociali, ed ambientali;
  4. dare impulso ad azioni e studi per i diritti civili;
  5. stimolare approfondimenti, e creare un Laboratorio, sul futuro della democrazia;
  6. effettuare dibattiti e sulle politiche del diritto, della sicurezza e della giustizia;
  7. favorire iniziative sulle problematiche internazionali;
  8. partecipare a programmi internazionali nei campi della cooperazione allo sviluppo;
  9. incoraggiare il coinvolgimento diretto di cittadini, di comunità, di lavoratori e di utenti alla gestione dei monopoli, delle fonti d’energia e dei beni collettivi, culturali ed ambientali, nonché dei servizi pubblici essenziali “.. di preminente interesse generale, così come previsto dalla Costituzione italiana;
  10. istituire scuole, corsi, seminari per la formazione, la riqualificazione e l’aggiornamento professionale anche nell’area politica, diplomatica e della pubblica amministrazione; favorire l’integrazione culturale dei giovani europei e di altri paesi anche realizzando centri turistici; promuovere corsi di istruzione e di educazione civile per i cittadini e gli immigrati;
  11. concretizzare eventi sull’evoluzione dei processi artistici e culturali; incoraggiare la divulgazione della cultura, dell’arte e dello spettacolo, delle civiltà rurali;
  12. sviluppare l’associazionismo ed il terzo settore “no profit” con particolare riferimento a: economia sociale, associazioni, comitati e fondazioni; circoli; organizzazioni non lucrative di utilità sociale; cooperative sociali; imprese sociali. Costruire, attrezzare, gestire, senza scopo di lucro, impianti e spazi per la pratica e l’addestramento dello sport e delle attività motorie in generale; spazi e strutture per la cultura, l’arte, lo spettacolo e attività museali; strutture ricettive, di ristorazione, spacci interni per la somministrazione di bevande, centri di incontro e di ricreazione, discoteche, biblioteche, ludoteche, sale da ballo, circoli, associazioni sportive, centri polivalenti, ed altre strutture di associazionismo sociale, cooperativo, turistico e sindacale.
  13. sostenere attività nel campo della comunicazione e dell’informazione con ogni mezzo e tecnologia, sollecitando la partecipazione popolare;
  14. realizzare un sistema integrato di servizi sanitari e sociali nel quadro della sicurezza sociale ed un sistema di opere ed enti, basato sulla partecipazione mutualistica;
  15. compiere e realizzare, direttamente o per conto di enti pubblici e privati, studi, ricerche, eventi, piani di sviluppo, progettazioni e sperimentazioni.

(dall’articolo 6 dello Statuto “Oggetto e scopi sociali”)

La natura giuridica del Centro

Il Centro è un’associazione di promozione sociale e assistenziale, di cultura e di solidarietà sociale. L’associazione che è multifunzionale, è stata costituita, ai sensi del Capo II del Titolo II, Libro I del codice civile, del d.p.r. 10. 2. 2000, n. 361, della legge 7 dicembre 2000, n. 383, delle leggi regionali e delle leggi speciali in materia, il giorno 5 febbraio 2003 per atto pubblico dinanzi al notaio Pasquale Cordasco in Roma. Il Centro si attiene alle disposizioni dell’articolo 111 del TUIR.

Il Centro è regolarmente registrato ed in possesso del Codice Fiscale. L’associazione ha diritto di essere iscritta nei registri regionali e nazionali e, pertanto, di essere legalmente riconosciuta e di usufruire di tutti i benefici di legge nonché dei contributi degli enti pubblici, delle Regioni, dello Stato, dell’Unione Europea, di privati. La costituzione per atto pubblico, inoltre, è il presupposto per ottenere anche il decreto di riconoscimento quale persona giuridica privata.
(dagli articoli 1, 5, 9, 10 dell’Atto Costitutivo e 1, 6, 8, 45, 47 dello Statuto)

Il programma a breve termine del Centro

Il Centro, dalla costituzione ad oggi, ha concentrato le sue energie sulle problematiche organizzative interne e di espansione territoriale, nonché nell’individuazione di progetti a contenuto economico e sociale e di divulgazione della cultura storica ed economica. E’ stato tenuto un convegno pubblico “Ricordi di Sandro Pertini” i cui atti saranno resi disponibili entro l’anno in corso.

Il programma di attività a breve termine si articolerà nell’attuazione dell’oggetto sociale descritto all’articolo 6 dello Statuto e sulle seguenti direttrici:

  1. eventi, mostre, seminari e convegni; iniziative di insediamento territoriale e sociale; pubbliche relazioni; relazioni internazionali; accordi e convenzioni; proselitismo; ricerche;
  2. programmi e progetti a contenuto economico e sociale; ricerche;
  3. programmi e progetti a contenuto culturale; ricerche;
  4. programmi e progetti a contenuto scientifico; ricerche.

(dagli articoli 1, 4, 5, 6, 8 dello Statuto)

Chi può diventare socio

Possono essere soci del Centro: a)- le persone fisiche maggiori d’età senza distinzione di condizioni sociali e personali, “..; b)- le persone giuridiche d’ogni tipo, enti pubblici o privati, circoli, “.., associazioni sportive, centri polivalenti, associazioni, movimenti, gruppi, fondazioni, “.., di qualunque stato o nazionalità,”.,. “, “La qualifica di socio è unica e tutti gli associati hanno uguali diritti e doveri. “.. .

Lo “status” di socio promotore, sostenitore o benemerito è meramente onorifico e costituisce riconoscimento morale. Sono promotori i soci fondatori e chi, successivamente, sarà accettato come tale; sono sostenitori o benemeriti i soci che contribuiscono notevolmente allo sviluppo del Centro. I criteri sono fissati dal Consiglio Direttivo che determina anche le rispettive quote una tantum od annuali.

Il socio deve versare annualmente la quota associativa..
(dall’articolo 9 dello Statuto, Associati. Diritti e doveri dei soci, quote associative, patrimonio, ordinamento finanziario ed organizzativo sono definiti dagli articoli 6, 7, 8, 9 dell’Atto Costitutivo e dagli articoli 9,10, 11, 12, 13, 14, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 45, 47 dello Statuto)

Come si diventa socio

Si diventa soci facendo domanda al Consiglio Direttivo su un apposito modulo e versando la tassa di ammissione e la quota associativa annuale prescelta dopo aver letto tutto lo Statuto. Anche le persone giuridiche, associazioni, circoli, ecc. seguono una procedura analoga.

Gli organi del Centro

Gli organi si suddividono in: deliberativi, esecutivi e rappresentativi, di controllo e morali, ausiliari, consultivi.

Sono organi deliberativi: l’Assemblea Nazionale dei Soci; il Consiglio Direttivo ed il Consiglio di Presidenza.

Sono organi esecutivi o con specifiche funzioni di rappresentanza: il Presidente Nazionale ed i Vice Presidenti Nazionali; la Segreteria; il Segretario Nazionale; il Tesoriere; i Segretari dei dipartimenti nazionali; il Collegio di tesoreria.

Sono organi di controllo e morali: il Collegio Sindacale; il Collegio dei Garanti.

Sono organi ausiliari: il Comitato d’onore ed il Presidente Onorario; Il Consiglio Nazionale; la Commissione per l’informazione.

Sono organi consultivi: il Comitato di coordinamento; il Comitato Scientifico; il Comitato Economico e Sociale; il Comitato culturale; il Comitato del Programma.
(Compiti, poteri e funzionamento degli organi sono definiti dagli articoli 5, 9, 10 dell’Atto Costitutivo e dagli articoli 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 45, 47 dello Statuto)

I documenti fondamentali del Centro

  1. Atto Costitutivo. Si compone di 11 articoli.
  2. Statuto. Si compone di 47 articoli.
  3. Regolamento.
  4. Bilanci consuntivi e di previsione.
  5. Carta dei Valori e dei principi.
  6. Progetto sociale.
  7. Programma generale del Centro.
  8. Programmi d’attività e progetti.
  9. Verbale e relativi allegati dell’Assemblea Nazionale tenutasi il 24 febbraio 2003 a Roma: contiene le prime deliberazioni e l’attribuzione degli incarichi di lavoro.
  10. Deliberazioni e verbali degli Organi del Centro. Atti di Convegni e Seminari.

L’organizzazione territoriale e verticale del Centro

Il Centro è un’associazione a carattere provinciale, regionale, nazionale ed internazionale. Potrà istituire articolazioni territoriali, comunali, provinciali, regionali, comitati, rappresentanze, sezioni, sedi operative e secondarie, in Italia, nei paesi dell’Unione Europea ed all’estero. Presso il Centro s’intende eletto il domicilio d’ogni socio.

Il Centro è l’unico momento associativo. Si articola in comitati regionali, provinciali, comunali, municipali, circoscrizionali, tematici, in comitati esteri, in sezioni, in specifiche organizzazioni territoriali e giovanili, nei soggetti e circoli affiliati.

I soci di tipo a) e b) di cui all’articolo 9, appartenenti ad un medesimo territorio o con interessi omogenei, si organizzano, previa autorizzazione del Consiglio Direttivo del Centro, in comitati territoriali od in comitati tematici locali o nazionali, od in altre forme associative “.. . “.. I Comitati, e le altre strutture associate o aderenti, contribuiscono alla formazione delle linee d’azione e culturali e partecipano alla vita degli organi nazionali “.. .
(dagli articoli 2, 14 dello Statuto)

Politica, partiti, sindacati

Il Centro è e resterà autonomo ed indipendente da ogni organizzazione politica, sociale, sindacale.

Con partiti, pubbliche amministrazioni, governi, sindacati, organizzazioni sociali ed economiche, il Centro potrà stabilire rapporti di collaborazione o di servizio unicamente nelle materie oggetto del proprio Statuto. Ma non svolgerà attività politica o partitica direttamente, né per conto o a favore di terzi.

Fra i soci del Centro vi è chi non milita in nessun partito e in nessun sindacato. Altri sono iscritti o militanti od esponenti di molteplici partiti e sindacati. Altri, ancora, hanno preferito la riservatezza.

L’autonomia e libertà di pensiero e di scelta di tutti i soci, in ogni campo, sarà salvaguardata, rispettata e tutelata sempre ed in ogni possibile occasione da eventuali condizionamenti.

Il rapporto associativo si costituisce e si svolge unicamente in base allo Statuto ed ai documenti ufficiali.

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